Il Giudice del Lavoro Marina Campidoglio ha respinto il ricorso presentato dall’azienda Ristorò, ex fornitore della mensa scolastica di Benevento, nei confronti di una sua lavoratrice, Lucia Izzo, nei confronti della quale Ristorò aveva proceduto al licenziamento in seguito al rifiuto della stessa Izzo di ottemperare alle richieste della sua azienda e di accusare una sua collega di lavoro di avere scattato le ormai note fotografie del pentolame sudicio e di averle girate alla stampa e all’associazione Altrabenevento in particolare. Nel dispositivo della sentenza il giudice del Lavoro spiega che “la lavoratrice si è limitata a non riferire di aver visto altro lavoratore scattare foto, ma ciò non è in contrasto con l’elemento fiduciario, né sussiste un obbligo del lavoratore in tal senso, che può dirsi violato.” La vicenda non è da ascriversi alla migliore tradizione dei rapporti tra azienda e lavoratori ed ha contribuito ad innescare il braccio di ferro, che prosegue, tra Altrabenevento e la stessa Ristorò. Ristorò già battuta in prima istanza quando il giudice del Lavoro Chiarotti, con sentenza del giugno 2015, aveva respinto il ricorso e dato ragione alla lavoratrice imponendo all’azienda il reintegro nel posto di lavoro. Ora una nuova sentenza stabilisce le ragioni della Izzo. Per Gabriele Corona si tratta dell’affermazione dei principi di legalità. Esiste una ulteriore pendenza che è quella legata alla inchiesta in atto della Procura della Repubblica a seguito della denuncia della Ristorò, inchiesta che vede indagato lo stesso Corona e il giornalista del Corriere della Sera Antonio Crispino, per diffamazione, calunnia e “violenza privata” .
